C’è chi studia per diventare stilista e creare una propria linea di calzature, chi ha già esperienza e si sta perfezionando in fasi specifiche del processo creativo: i futuri tagliatori, modellisti, montatori e designer del calzaturiero studiano lì, in quel Polo Tecnologico Conciario( POTECO), a Santa Croce sull’Arno, sempre più centrale nella formazione di figure professionali per la filiera-pelle. Iniziati lo scorso gennaio, alcuni corsi sul calzaturiero si stanno concludendo in questi giorni, e nella manovia sperimentale del POTECO c’è gran fermento tra i corsisti.
Iniziati lo scorso gennaio, alcuni corsi sul calzaturiero si stanno concludendo in questi giorni, e nella manovia sperimentale del POTECO c’è gran fermento tra i corsisti.
Studiare come in azienda. E’ nella manovia sperimentale che viene precisamente replicata una vera azienda calzaturiera, dove gli studenti possono apprendere tutte le fasi di lavorazione di una scarpa « e mettere da subito in pratica quanto imparano, attraverso esercitazioni immediate e costanti previste per tutti i corsi »: spiega Leonardo Volpi, amministratore delegato del POTECO, imprenditore conciario, che sottolinea l’utilità di corsi «che sanno trasmettere quel saper fare fondamentale soprattutto per i mestieri legati ad artigianalità e manifattura».
Stage e confronto con gli imprenditori. Circa 35 gli studenti che stanno completando i primi corsi di formazione del 2018 per il calzaturiero, come Sara Schenk, 21 anni di Castelfranco di Sotto, corsista di “Aggiunteria”, che aveva già lavorato in un tomaificio e che grazie al corso ha potuto approfondire nuove fasi di lavorazione, o come Manuel Tramontana, 27 anni di Ponsacco, e Matteo Biagi, 29 anni di Pontedera: per loro, interessati a diventare modellisti, il corso di “Taglio” si è rivelato utile nel dare informazioni su tutto il processo calzaturiero, anche grazie alla presenza in aula di imprenditori a far da tutor e in visita per valutare eventuali studenti da assumere in azienda. A coordinare i due corsi Lisetta Torre e Massimiliano Costagli, calzaturieri, supportati da Gianluca Papini di Toscana Manifatture, l’associazione di categoria attiva col POTECO nel definire struttura e finalità dei corsi. Gli studenti del corso “Merceologia” stanno invece svolgendo la fase finale di lezione direttamente in aziende del settore, come Klodjana Axholli, 24enne, che grazie al corso ha capito l’importanza di usare pellami e materiali di qualità nel creare una scarpa.
Con un placement tra il 70 e il 90%, frutto di programmi validi perché condivisi tra impenditori, scuola e aziende, la formazione targata POTECO punta a consolidarsi ulteriormente:« Il successo di questo tipo di formazione-continua Volpi- è un bene per i corsisti che possono trovare con soddisfazione un impiego gratificante e per l’intero comparto legato alla filiera pelle che per mantenersi competitivo necessita di professionalità specifiche in grado di agevolare il ricambio generazionale in azienda. Nei prossimi mesi al via nuovi corsi anche sul processo conciario».