Buone presenze in fiera e concreto interesse degli operatori della moda intervenuti, per un’iniezione di entusiasmo fondamentale per il comparto conciario tanto più nell’attuale, complesso contesto socio-economico.
Lineapelle si chiude così, con un bilancio positivo, confermato dal presidente Assoconciatori Ezio Castellani, soddisfatto dalle prime indicazioni arrivate dalla fiera: una fiera tornata in una formula in grado di valorizzare al meglio i pregiati pellami presentanti e agevolare il confronto tra tutti gli attori dell’universo-pelle intervenuti. Buyer, produttori, stilisti, media, e, naturalmente i conciatori, protagonisti dell’evento. Tra i padiglioni di Lineapelle si è respirato un gran fermento, con il settore conciario in grande spolvero, nonostante le incognite del mercato mondiale.
«Lineapelle è evento di riferimento per la concia internazionale-dice il presidente Assoconciatori Ezio Castellani- e ci offre ancora una volta un’occasione unica per verificare lo stato di salute del settore. In fiera abbiamo riscontrato visitatori motivati e competenti, tra cui anche molti giovani operatori. Lineapelle conferma che nonostante il contesto geopolitico non semplice i nostri imprenditori stanno continuando a dare il massimo. La loro produzione è accomunata da un lavoro a monte unico, che anche in questa edizione dell’evento, ha riscosso il plauso degli operatori internazionali in visita tra gli stand. Innovazione, qualità e capacità di intercettare e anticipare le tendenze del mercato sono stati ancora una volta i caratteri distintivi delle concerie del distretto toscano. Tanto più in un momento complesso come quello attuale, la capacità di preservare i massimi standard di lavorazione e soddisfare le attese del mercato è per i nostri imprenditori un impegno ancora maggiore. Torniamo da Milano soddisfatti di questa buona complessiva sensazione, pur in attesa di conoscere i numeri e i riscontri che nelle prossime settimane saranno più precisi e ci consentiranno di comprendere meglio anche come il mercato si sta muovendo anche alla luce di eventuali strumenti che potranno essere condivisi da imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni, per venire incontro ad un comparto, quello conciario, che come ribadito a Lineapelle, contribuisce a dare smalto al sistema del made in Italy».